Quentin Blake per Mathilda di Rohald Dahl

martedì 21 febbraio 2017

Una pila di libri

dimenticati, più o meno, su tavolini, scaffali, scrivanie, comodini. Sovrapposti dal tempo, tenuti insieme solo dal caso perché regalati, prestati o acquistati in omaggio all'autore o all'autrice che si conosce e apprezza, oppure grazie a copertine ammiccanti. Spostati in blocco, spolverati quando occorre, taluni non completamente letti, magari poco amati ma conservati, in attesa di un picco di curiosità. A chi vive di libri e con i libri può succedere di imbattersi in una tale "pila" e, talvolta, smembrarla riserva piacevoli sorprese.
...

Un titolo che non potrebbe essere più evocativo e una copertina che cita Klimt, Ti ho cercata in ogni stanza è il secondo romanzo di Saveria Chemotti. Meno intimista e sofferto del precedente, La passione di una figlia ingrata, racconta dell'amicizia nata fra due donne molto diverse tra loro, quanto a carattere e provenienza sociale, nel momento della vita in cui si fanno le prove di indipendenza dalla famiglia e nel periodo storico che precede le lotte femministe. L'amicizia è il collante pratico e affettivo che sopravvive negli anni, tenendole legate, ma senza diventare salvifico. Il paragone a Clara Sereni e al suo Via Ripetta 155, può reggere per il contesto di cambiamenti sullo sfondo e promessi in futuro, ma la narrazione, in quest'ultimo, coinvolge un coro di persone note o rintracciabili. Nel romanzo di Chemotti prevale invece la formazione individuale, l'osservazione stupita del diverso da sé, nel senso delle opportunità conosciute e permesse. Se un'amicizia giovanile, magari in collegio, fa ancora indugiare in un sorriso affettuoso, questo libro può aggiungere fascino alla memoria. Persino il tatto viene coccolato dalle pagine lisce di buona carta e la cura editoriale si rivela fin dalla copertina, di cui si è detto.

Con un diverso sguardo porta a notare gli artisti di strada L'allegria degli
angoli, perché dietro quei loro strumenti o strani costumi si celano vite precarie, scelte obbligate e, necessariamente, una grande capacità di adattamento. Tutto risolto con l'ironia che distingue Marco Presta, apprezzato conduttore e autore radiofonico non alla sua prima prova di scrittura, risolta, anche in questo testo, con la leggerezza un po' amara che gli è propria. Lorenzo è un geometra senza lavoro, o "inattivo", come preferisce definirli il suo amico, nella stessa situazione, e senza un amore. Una situazione che "può solo migliorare" perché "Ci sono dei momenti nella vita in cui si è persino lieti di sprofondare nel baratro di un oroscopo sentito alla radio".

Una personaggia in antitesi con i tempi e di una bellezza che non si scorda, Maria di Caffè amaro. La sua storia si accompagna a quella del Paese e della Sicilia in un primo Novecento raccontato con soffuso affetto da Simonetta Agnello Hornby che riesce, anche in questo romanzo, come già in La mennulara o La monaca, a tratteggiare un profilo femminile forte e dolce insieme. Il caffè amaro, che l'invidiosa cognata riserva a Maria, è metafora del conto che le presenta la vita, per tutta la bellezza, l'intelligenza e gli agi che le appartengono.






Ti ho cercata in ogni stanza, Saveria Chemotti, L'Iguana Editrice, 2016.
Via Ripetta 155, Clara Sereni, Giunti, 2015.
L'allegria degli angoli, Marco Presta, Einaudi, 2014.
Caffè amaro, Simonetta Agnello Hornby, Feltrinelli, 2016.



Nessun commento:

Posta un commento