Quentin Blake per Mathilda di Rohald Dahl

lunedì 30 gennaio 2017

Giornata della memoria 2017


Magari in ritardo, però un doveroso e sentito ricordo.
Ai libri che sono stati suggeriti in questi quattro anni mi sento di aggiungere
Maus

perché, pur essendo un'opera degli anni Settanta, ma pubblicata in italiano nel 2000, presenta elementi di originalità quali solo il graphic novel può offrire. La combinazione di parola, in forma di didascalia e/o nuvoletta, e immagine raggiunge qui una potenza comunicativa forte, disturbante e coinvolgente.
Il titolo rimanda al significato in tedesco, topi, e come tali sono appunto rappresentati gli ebrei. I tedeschi sono resi come gatti, i polacchi come maiali, gli americani come cani, i francesi come rane. Una metafora che sottolinea l'assenza di umanità che si è consumata, con responsabilità diverse, nella dolorosa vicenda dell'Olocausto.
L'opera valse all'autore, Art Spiegelman, il premio Pulitzer nel 1992. Ambientata nella Polonia degli anni Trenta e poi negli Stati Uniti, non nasconde la gioia né lo squallore e il dramma. Spiegelman rivela anche la sofferenza provata nel ricostruire la vicenda paterna, intrecciata con i suoi sensi di colpa e con il desiderio di non smarrire una memoria importante.

Maus, Art Spiegelman (Maus I, Maus 2) traduz. di Cristina Previtali, Einaudi, 2000.

lunedì 16 gennaio 2017

lose yourself in a book


Anche perdersi in un libro esige tempo e ne abbiamo sempre meno, anche Lauradeilibri, come tutt*. Perché ci sono i libri "da leggere!", quelli "da recensire", quelli "che non puoi farne a meno, ne parlano tutti, come? Proprio tu non l'hai letto?", quelli che si leggono ai piccoli di casa, e i tanti che girano e girano, senza fissa dimora, migrando dalla borsa al comodino, alla cucina (al bagno!) ma guai a sistemarli in una libreria o sarebbe la fine, il dimenticatoio assicurato.
Insomma, tempo sempre meno, libri tantissimi, per fortuna.
Buona lettura a tutt*