Quentin Blake per Mathilda di Rohald Dahl

giovedì 20 ottobre 2016

Gocce di veleno

Gocce di veleno stillate da minacce e umiliazioni. La violenza non passa soltanto attraverso le percosse e le ferite, lacera profondamente anche quando è sottile, camuffata in eleganti appartamenti, cene raffinate e intrigante biancheria intima.
Claudia, la protagonista del romanzo, come molte altre donne, non riesce a identificare il pericolo nel rapporto che la lega al suo Barbablù e si lascia sommergere progressivamente, fino a perdere, quasi, il rispetto di sé. Dovrà poi cercare aiuto a un centro antiviolenza e intraprendere un arduo percorso per uscire dalla paura, riposizionando figure parentali e scoperchiando rimosse memorie infantili.
Difficile, doloroso, ma non impossibile per Valeria Benatti, l'autrice, giornalista e voce storica di RTL 102.5 da sempre impegnata in problematiche sociali.  Questa storia, calibrata nei toni, mai troppo ansiogena, svolge una parabola positiva a partire dalla quotidianità, letta da un sentimento fuorviato che sembra amore, fino a giungere alla consapevolezza del pericolo e alla strategia per evitarlo. Una storia per accompagnare con grazia e rispetto  le donne che si identificano in Claudia.


Gocce di veleno, Valeria Benatti, Giunti 2016.
Una parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro sarà devoluta dall'autrice e dall'editore al centro antiviolenza Cerchi D'acqua (cerchidacqua.org).

giovedì 13 ottobre 2016

Piccolissimo me



Un punto di vista dal basso, non solo perché è un bambino che narra, ma perché è un bambino piccolo, nel senso di basso, ed è una prospettiva da cui non può prescindere perché gliela ricordano continuamente le persone, le situazioni e gli oggetti che lo circondano.
Gigliola Alvisi, con una genesi lunga più di un anno, ha prodotto una scrittura fresca, accattivante e piena di trovate come, ad esempio, il medico endocrinologo che diventa il bassologo agli occhi di Michelangelo, il piccolo, anzi piccolissimo protagonista. Insieme alla statura, lo aspetta anche l'arduo compito di gestire un nome impegnativo, Michelangelo Silva de Olivera perché «le disgrazie non vengono mai sole». Del resto è figlio di due giganti pallavolisti, conosciutisi ai giochi olimpici di Atene, che non sanno proprio capacitarsi di questo loro bimbo minuscolo, preferiscono ignorare il problema e, così facendo, gli danno la sensazione di ignorare anche lui.
Però Michelangelo ha la sua scappatoia affettiva: andare in vacanza dai nonni. Infatti, ogni giorno deve confrontarsi con compagni e compagne più alte di lui e persino con le loro mamme, che parlano disinvoltamente di percentili di crescita mentre lui sa di essere praticamente «fuori dal grafico». Ma nell'agriturismo dei nonni, in Toscana,  «in mezzo al niente» si sente finalmente «al sicuro». Sembra di udire la sua voce, con la sua inespressa domanda di aiuto che si infrange contro il muro di difesa eretto dai suoi genitori, incapaci di accogliere la diversità del loro bambino. Invece i nonni, nel loro distacco generazionale, vedono con maggiore chiarezza la gravità del problema e trattano il nipote per quello che è, limiti compresi.
Ma non è tutto, il libro si apre a sviluppi inattesi e inchioda alla lettura perché arriva come ospite un'eccentrica miliardaria, tale Bianca Black, bassina a dir poco anche lei e con il vezzo di indossare incredibili cappelli, vere e proprie mastodontiche architetture a tema. Michelangelo resta senza parole. E qui l'autrice tesse un filo sottile fra Michelangelo e la signora, imbastendo un rapporto foriero di opportunità positive per entrambi. Ne risulta una storia credibile, sostenuta da illustrazioni in un bianco e nero molto narrativo e aderente al testo.
Un romanzo leggibile e fruibile in classe perché vi si indaga il limite della cosiddetta normalità e come questa possa essere letta in tanti modi. Per i bambini e i genitori che non hanno la fortuna di incontrare un angelo inaspettato come Miss Black, Gigliola Alvisi fa conoscere l'operato di A.Fa.D.O.C. onlus (Associazione Famiglie di Soggetti con Deficit dell'Ormone della Crescita ed altre Patologie), promuovendo, con Cinzia Sacchetti, presidente dell'associazione, il Tour della Tenerezza: un viaggio negli ospedali italiani. 
Gigliola Alvisi ha scritto altre opere per ragazzi e ragazze, tra cui Ilaria Alpi. La ragazza che voleva raccontare l'inferno (Rizzoli, 2014) e Giacomo Matteotti. Una morte annunciata (In Edibus, 2014). Con questo romanzo ha vinto il Premio Letterario Il Battello a Vapore 2015.


Piccolissimo me, Gigliola Alvisi, Piemme, 2016.