Quentin Blake per Mathilda di Rohald Dahl

lunedì 13 ottobre 2014

Margaret Drabble



E' una letterata più che una narratrice, i suoi testi sono intessuti di riferimenti simbolici e citazioni esplicite della grande tradizione letteraria inglese, da Austen, a Bronte, a Woolf e la lettura che ne consegue è un'esperienza affascinante ma complessa da descrivere.

Margaret Drabble nasce nel 1939 e compie studi classici a Cambridge. Sorella minore della più famosa Antonia Byatt e a lei legata, o divisa,  da burrascosi trascorsi, ha scritto del rapporto tra amiche, sorelle e, più in generale,  della crisi della famiglia ma la sua attenzione al sociale e al dettaglio quotidiano non le ha impedito di prodursi in opere di scrittura sperimentale e distinguersi nell'ambito della critica letteraria e della biografia.
Sebbene molto apprezzata nel suo Paese, resta solo parzialmente conosciuta in Italia fino al 1998, quando Luciana Tufani Editrice pubblica  La via radiosa (The Radiant Way, 1987) e nel 2000, La cascata (The Waterfall, 1969) con le raffinate traduzioni di Giorgia Sensi che rispettano l'armonia del testo originale e lo restituiscono intatto e vero.

La via radiosa, primo di una trilogia (Natural Curiosity, 1989  e The Gates of Ivory, 1991) è, per alcuni aspetti, un libro datato per le situazioni che presenta, "figlie" dell'approccio libertario che seguì gli anni Settanta e perciò estranee alla realtà delle donne nate dopo il grande spartiacque delle lotte femministe. Tuttavia si pone come una lettura feconda di stimoli, proprio in questo momento in cui si mette addirittura in forse la validità del Femminismo. Nel libro, Liz, Ester e Alix, amiche dai tempi dell'università, nonostante i diversi percorsi di vita, si ritrovano in svariate occasioni; nei loro discorsi, frequenti richiami ai fermenti del Movimento nascente, echi di storia familiare, in una cornice di indagine sociologica non pedante che si schiude, almeno per loro, ad un futuro altrettanto "radioso".


La cascata sembra rivolgersi ad un pubblico anagraficamente trasversale, per i temi che tratta: tradimento, adulterio e desiderio femminile indagato nel conflitto tra maternità e sessualità. I palati più esigenti si gioveranno delle metafore e dei simbolismi che percorrono tutto  il romanzo o, più semplicemente, scopriranno punti di vista diversi nell'alternarsi del racconto in prima e terza persona. Per ammissione dell'autrice, si tratta di un'opera di "narrativa poetica sperimentale" però la definizione non deve inibire perché la lettura, come si sa, è anche una "riscrittura" del testo (Umberto Eco docet) e ognuno vi rintraccia quello che preferisce o che serve al momento.

Come già Doris Lessing, Drable non ha mai ufficialmente aderito al Movimento delle Donne, ma nei suoi testi emerge l'obiettivo di autorealizzazione delle protagoniste, perseguito, a mio parere,  con una buona dose di sofferenza ne La cascata e con divertita ironia ne La via radiosa.
Entrambi romanzi non lievi, eppure imperdibili.

La via radiosa, Margaret Drabble (The Radiant Way), traduz. di Giorgia Sensi,  Luciana Tufani Editrice, 1998.
La cascata, Margaret Drabble (The Waterfall), traduz. di Giorgia Sensi, Luciana Tufani Editrice, 2000.



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